È stato molto discusso nelle ultime ore lo scandalo riguardante la società italiana TIM e il social network californiano Twitter.Questo avvenimento sembrerebbe riguardante l’acquisto di uno spazio pubblicitario da parte della compagnia telefonica nei confronti dell’hashtag #sanremo2017 in occasione della 67esima edizione del festival di Sanremo.
Negli ultimi mesi il social network Twitter sta perdendo colpi, questo anche a causa della nascita di molti altri siti web simili e delle migliorie di altri (come per esempio Facebook, Snapchat e Instagram) che ha portato gli utenti a spostarsi da un social network ad un altro. Sembra allora una scelta moralmente e politicamente corretta quella di vendere sponsor anche negli hashtag, una delle funzioni icone del social network dell’uccellino azzurro? Ebbene sì, o almeno, questo no per molte persone di rilievo nel nostro territorio.
Vedere infatti il logo della TIM accanto ad uno degli hashtag più cliccati e discussi nel territorio italiano porterebbe tutta la community a pensare: “Cosa c’entra la TIM con Sanremo?”. Stando al pensiero del deputato del PD Emanuele Fiano: “Non ci sarà più nessun limite allo strapotere dei social, abituiamoci. Tutti gli altri media risultano ormai datati, e quindi le aziende che fanno comunicazione, Rai, Tim ecc ecc giustamente si adeguano”, mentre secondo Ernesto Carbone: “Si augura per Tim che non sia un boomerang e si usi #sanremo17, così non esce il logo. Bisognerebbe avere più consapevolezza nel web. Spesso facciamo pubblicità, regaliamo i nostri dati inconsapevolmente. Non è solo un problema di norme, ma soprattutto culturale”.
Tratto da un articolo di Sandro Cariotti su sciax2
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