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genovese,vivo sul mare,nella terra delle trenette al pesto e della focaccia al formaggio di Recco

Lettera de ilfattoquotidiano.it a Barbara D’Urso

Bellissimo articolo che riporto x intero, scritto da IlFattoQuotidiano.it

Cara signora D’Urso,

puntuale come un malanno di stagione e come le tasse, dopo la pausa oggi torna in tv con il suoPomeriggio 5. Ora, lei sa bene che il suo modo di fare tv non ci piace: lo abbiamo scritto così tante volte da essere diventati noiosi. Non ci piacciono le sue faccette di circostanza genuine come una moneta da tre euro; non ci piace la cronaca nera trattata come se fosse gossip, con quell’indugiare morboso sui drammi e i sentimenti della gente;non ci piacciono gli amorazzi di morti di fama, noti giusto ai parenti più stretti, riproposti quasi ogni giorno come se avessero una qualche rilevanza.

Eppure lei, cara Barbara, ha un pubblico numeroso e fedele e questo è un dato di fatto che dobbiamo accettare. O comunque tenere in considerazione, quando analizziamo i suoi programmi. Il suo modo di dialogare con il pubblico nazionalpopolare, la commare Cozzolino di Catanzaro come nuova casalinga di Voghera, simbolo del suo target medio-basso, l’invito a stirare con lei mentre sgrana il rosario di sensazionalismi e futilità: sono tutte strategie efficaci di una donna che sa il fatto suo, che sa come parlare alla pancia del pubblico televisivo. Lei è brava, cara Barbara, a titillare un target preciso e facilmente riconoscibile. E la cosa più evidente è che non si vergogna di rivolgersi a un pubblico basso, poco scolarizzato, caratterizzato da interessi futili e da un approccio superficiale alle cose.Non è un insulto alla gente che la segue, per carità, ma la fotografia fedele della sua nutrita schiera di telespettatori.

Evidentemente le sue faccette contrite o ilari, intercambiabili a seconda dell’argomento trattato, che si susseguono senza soluzione di continuità a riprova della loro artificiosità, piacciono. È una cosa che non capiamo e probabilmente non capiremo mai, perché nel suo modo di fare tv noi vediamo, al contrario, tutti i difetti insopportabili tipici di una televisione lontana anni luce da quella genuinità che lei invece va strombazzando come sua caratteristica principale. È tutto posticcio, è tutto funzionale all’obiettivo di stimolare l’emotività semplice e sempliciotta di chi la guarda. È una precisa strategia che si approfitta del pubblico per fidelizzarlo, manipolarlo, intrattenerlo con metodi e argomenti da supermercato delle emozioni.

Lei è una perfetta salumiera delle emozioni umane: un etto di cronaca nera, due di gossip di infimo livello.Tutti prodotti di bassa qualità, ma visto che li sa vendere, chi li assaggia crede di aver finalmente trovato preziose bontà gastronomiche a prezzo stracciato. È anche molto odiata, cara Barbara, e lo sa bene. Per molti lei è il simbolo di una tv vuota e fasulla, la sacerdotessa delle emozioni un tanto al chilo, la pifferaia magica di milioni di spettatori inebetiti. Finché avrà il suo pubblico numeroso, potrà comunque dire di avere ragione lei. Perché la quantità è più importante della qualità, in questi tempi balordi di questo Paese balordo. Ma noi saremo sempre lì, pronti a sottolineare le cadute di stile, le strumentalizzazioni, il vuoto pneumatico che spaccia dagli illuminatissimi studi dei suoi programmi.

In noi lei troverà sempre dei critici feroci ma sinceri e schietti. E la criticheremo non per il gusto di farlo, sia chiaro, anche perché avremmo tante di quelle cose più interessanti da fare che ne faremmo volentieri a meno. Le nostre critiche, che probabilmente da oggi pomeriggio torneranno a pioverle addosso, derivano da una convinzione precisa:la sua è una brutta televisione e anche il pubblico nazionalpopolare del pomeriggio di Canale5 merita di meglio.
Buon lavoro, cara Barbara, e una volta tanto tenti di sorprenderci. Ci spiazzi, ci smentisca, cambi registro. Qualora dovesse succedere, saremo pronti ad applaudirla.

Pooh reunion primo concerto a Genova

Genova 04 settembre 2016. Concerto prima tappa del tour dei Pooh. Quasi 3 ore di musica ininterrotta che hanno spaziato dalle canzoni di esordio agli ultimi successi. Non si sono risparmiati nulla, con una grande grinta e voglia di accontentare il pubblico genovese. Bellissime le coreografie e le luci. I tecnici sono riusciti a far sentire bene l’acustica in un luogo dove notoriamente non e’ delle migliori. Unica nota su Riccardo Fogli che sembrava un po impacciato.Grandi Pooh…vi auguro una grande tourne’!

Gli adulti indaco. Caratteristiche e aspetti

Oggi ho letto un articolo in rete che mi ha colpito molto e che riporto per intero corredato del link della fonte:

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Da 10/15 anni a questa parte, il termine “bambini indaco” sta ad indicare quei bambini che rappresentano uno stadio superiore dell’evoluzione umana. I sostenitori di tale ipotesi, sostengono che questa parte dell’evoluzione sia la protagonista di un progresso spirituale, etico e mentale, in atto. Una sorta di nuova “razza”, la cui missione è sfidare il sistema prestabilito.

«Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, gli indaco hanno iniziato a nascere, aumentando numericamente durante gli anni ’70 e ’80»,spiega la psicologa Esther Morales Leon. A questo punto, molti di questi giovani hanno raggiunto l’età adulta, ma molti di loro non sanno di appartenere a questo gruppo o hanno dei dubbi in proposito; pertanto, hanno anche, spesso, dei problemi a comprendersi e a gestire le proprie emozioni.

La dottoressa Morales Leon chiarisce che il compito delle “persone indaco” è quello di accettarsi, apprezzarsi e scoprire quale sia la propria missione nella vita, mettendo in moto tutti i talenti che hanno dalla nascita e il loro alto livello di consapevolezza. «Tutti questi elementi favoriscono l’evoluzione planetaria», sostiene la psicologa. Quali sono, dunque, le caratteristiche principali degli “adulti indaco”?

Gli adulti indaco si sentono diversi dagli altri

La personalità degli “indaco” è basata sull’alta sensibilità, sull’intelligenza e sulla creatività. Questi individui, dunque, adorano creare oggetti ed esperienze, sprigionando una forte empatia con l’ambiente che li circonda. Ciononostante, si sentono diversi dagli altri e fanno fatica ad adattarsi al modello di vita sociale imposto.

Risulta loro difficile capire i gesti altrui realizzati con riluttanza o con poco sforzo e non riescono a gestire l’ira e la rabbia che ne conseguono. Preferiscono lavorare da soli ed essere leader; sanno anche cooperare in gruppo, ma, anche in questo contesto, prediligono l’individualità.

Percepiscono più facilmente le bugie e la falsità

È chiaro che nessuno ama le bugie, per quanto piccole esse siano. Non ci fa piacere che altri stabiliscano ciò che dobbiamo e non dobbiamo sapere. Le persone “indaco”, tuttavia, avendo un senso della giustizia molto sviluppato, percepiscono questi aspetti – per loro sono insopportabili – in modo molto più netto e chiaro. Percepiscono anche sensazioni che altri non rilevano, pertantosono più intuitive, comprendono facilmente situazioni a loro estranee e ci mettono pochissimo a realizzare che qualcosa non torna.

Wendy Chapman, scrittrice statunitense di diversi libri legati a questo tema, ci dà qualche altro spunto grazie ai risultati delle sue ricerche: «Le persone indaco sono intelligenti, anche se non è detto che abbiano ricevuto i voti più alti. Hanno sempre bisogno di sapere il “perché” delle cose, soprattutto quando si chiede loro di fare qualcosa. Quando andavano a scuola, s’infastidivano e persino odiavano la maggior parte dei lavori ripetitivi che erano obbligati a fare».

Sono persone spirituali quando si tratta di migliorare il mondo e la loro interiorità

Sin dalla tenera età, le persone “indaco” possiedono una grande consapevolezza di se stesse, riuscendo così ad essere intuitive e a percepire molte più cose rispetto agli altri. Hanno una saggezza interiore innata e sviluppano il pensiero astratto fin dall’infanzia. Hanno anche una forte capacità di realizzare tutto ciò che sognano e che si propongono. Di conseguenza, hanno bisogno di essere attive per poter svolgere azioni che le aiutino a migliorare il mondo e a cambiarlo,anche se possono trovare degli ostacoli nella fase di identificazione del loro percorso.

La ricerca consapevole della felicità interiore, intesa come priorità quotidiana, è un segno distintivo delle persone altamente sensibili, capaci di comprendere la vita, come lo sono gli “indaco”. Capire il mondo attraverso la spiritualità, le sensazioni che ci regalano le persone che amiamo e i consigli di auto-aiuto sono elementi fondamentali nel quotidiano.

Vivono esperienze psichiche

C’è chi sostiene che gli “indaco” godano di abilità paranormali,come la telepatia, la capacità di leggere nel pensiero, l’empatia e un’accesa creatività. Il nome “indaco” deriva, invece, dalla credenza (confermata da chiaroveggenti) che questi possiedano un’aura della medesima tonalità. Quando parliamo di esperienze psichiche, facciamo riferimento alle premonizioni, alle esperienze extra-sensoriali e al “sentire le voci”. Sono in molti a credere che certe persone abbiano la capacità di entrare in connessione con altre dimensioni, di percepire l’energia attorno a sé, di creare visualizzazioni mentali, di sognare situazioni future e di avere amici immaginari.

Sono persone altamente sensibili

Le persone “indaco” hanno una personalità emotiva estremamente sensibile, esprimono i loro sentimenti alla prima occasione, oppure fanno l’esatto opposto, ovvero non mostrano neanche l’ombra di un’emozione. Sessualmente, sono molto espressivi oppure rifiutano la sessualità, per noia, o per voglia di raggiungere una connessione spirituale più elevata. Ricercano il significato della loro esistenza, la loro missione nella vita e la comprensione del mondo.

Ovviamente, gli indaco non si sentono tutti i giorni allo stesso modo e il motivo risiede nell’oscillazione del loro stato emotivo. A causa dell’alta sensibilità sviluppata, sia con le proprie emozioni sia con quelle altrui, le persone “indaco” possono fluttuare dalla felicità alla tristezza, fino alla disperazione più assoluta.

“Il corpo umano non è altro che apparenza ed esso nasconde la nostra realtà, la realtà dell’anima”. (Victor Hugo)
Rivisto da www.fisicaquantistica.it

Fonte: http://lamenteemeravigliosa.it/segnali-indicano-adulti-indaco/

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Samsung A3 con problema bluetooth disturbato

galaxi a3Nuovo telefono aziendale.Provo a collegarlo al viva voce della macchina e per un po funziona. Poi tutto ad un tratto comincia ad intermittenza a dare scariche che rendono incomprensibile capire l’interlocutore e lo stesso per la persona dall’altra parte della cornetta. Non mi dispero e penso ad una incompatibilità con il Bluetooth della macchina (peraltro improbabile in quanto auto nuovissima e con Bluetooth che con il mio telefono personale funziona perfettamente).Provo quindi a collegarlo al mio auricolare (che con il telefono precedente funzionava benissimo). Collego e… tac dopo pochi minuti dall’inizio conversazione arriva lo stesso problema. A questo punto ritengo che sia un problema del telefono e ne richiedo la sostituzione. Arriva il nuovo telefono, identico modello, nuovo anch’esso. Lo connetto alla macchina parlo benissimo per un’oretta..perfetto dico, problema risolto. Invece no…nel pomeriggio il problema si ripresenta identico…di nuovo il bluetooth disturbato.Comincio a pensare che due telefoni su due con lo stesso problema (e nessun post su internet circa l’argomento) sia statisticamente improbabile. Eppure non demordo e richiedo la sostituzione con un terzo telefono. A questo punto decido di annotarmi tutti gli aggiornamenti che effettuo (compresa l’installazione delle applicazioni, una ad una ) per verificare a che punto si inceppera di nuovo per vedere di trovare una probabile incompatibilità.  Inizio le telefonate…tutto funziona. Comincio con installare WhatsApp. Installato WA provo nuovamente a telefonare e magicamente il problema ritorna. Tra me e me dico: mi scazza ma forse ho trovato il problema. Disinstallo WA e,convinto come un papa, provo a telefonare…macché il problema persiste. Possibile che disinstallando WA il problema non sia rientrato?  Allora che faccio: reinstallo WA e ci ragiono sopra. Ragiona e ragiona ci penso una settimana intera fino a che non mi arriva (come sempre sulla tazza del bagno!) la soluzione al problema. Il conflitto non viene creato da nessuna app… il conflitto e’ causato dall’utilizzo contemporaneo del wifi e del Bluetooth.  Oggi tutte le volte che connetto il Bluetooth alla macchina o alla auricolare senza fili, disattivo il WiFi e tutto funziona meravigliosamente.

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Jetpack:risolvere l’errore “register_http_request_failed

Jetpack activation, fix register_http_request_failed error

Fix "Jetpack could not contact WordPress.com: register_http_request_failed. This usually means something is incorrectly configured on your web host." in just a few steps, and you are to able to connect the Jetpack plugin activation:

  1. download the cacert.pem file (http://curl.haxx.se/ca/cacert.pem) to your computer
  2. upload cacert.pem to your website, preferably to an unwritable location (but readable for the web server, just to protect the file)
  3. download and open the wp-includes/class-http.php file
  4. somewhere around line 1084, within function request() of class WP_Http_Curl{}, add:
    curl_setopt( $handle, CURLOPT_CAINFO, "/path/to/domain/cacert.pem" );
  5. save and upload the file to the wp-includes/ folder

Pomeriggio di shopping outlet Serravalle

wp-image-1068907860jpg.jpgSerravalle 20 agosto. Giretto shopping…giornata perfetta, nuvolosissimo senza pioggia  (per ora) e quindi niente sudata sahariana! Due paia di pantaloni e una giacca presso Gutteridge.. E’ strapieno di arabi e donne con il burka integrale, alla faccia dei problemi che ci stiamo facendo questa estate sul burkini.Magari mi sta passando a fianco un quintale di tritolo e non me ne accorgo neppure

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